Per vincere non bastano solo le gambe. Se durante una gara o più semplicemente un'uscita in bicicletta non viene curata in maniera ottimale l'alimentazione, il rischio di andare in crisi aumenta in maniera considerevole. Ecco perchè per fare una buona prestazione non bastano solo i muscoli. Serve anche cervello per capire come e quanto alimentarsi.
GRANDE DISPENDIO ENERGETICO
Quando si affrontano montagne e salite, la quantità di chilocalorie bruciate dal corpo degli atleti è paragonabile a quella che normalmente un individuo brucia in circa 3 giorni.
Un esempio? In una tappa dolomitica i professionisti bruciano generalmente dalle 6 alle 7 mila chilocalorie. Un numero che può variare a seconda del dislivello affrontato dagli atleti, dal chilometraggio della tappa e dalla temepratura esterna. Un numero impressionante che, in alcuni casi limite al Tour de France, può raggiungere le 10 mila chilocalorie.
ALIMENTAZIONE DEL CICLISTA
Leggendo questi numeri è dunque facile intuire quanto sia fondamentale alimentarsi in maniera corretta. Per disputare una buona prestazione è importante dosare in maniera quasi maniacale la quantità di cibo da assumere. Tutto inizia con la colazione della mattina che deve essere molto ricca in carboidrati. Solitamente i ciclisti mangiano pane con marmellata e un piatto di pasta. Ciò deve avvenire almeno 3 ore prima della gara proprio per dare tempo al corpo di digerire completamente il cibo ingerito.
Finita la colazione ed una volta in sella non ci si deve dimenticare però di continuare ad alimentarsi. Ciò lo si fa attraverso l'assunzione, durante la gara, di piccoli panini contenenti formaggio, marmellata o prosciutto cotto.
QUANTO MANGIARE PRIMA DELLA TAPPA
Ma quando mangiare? Meglio subito all'inizio della gara o solo quando al ciclista viene fame? L'ideale è di alimentarsi nella prima parte di gara con i panini poiché ci mettono più tempo ad essere digeriti. Quando invece si avvicina il traguardo, per intenderci a circa 40-50 chilometri dall'arrivo, i prodotti migliori da consumare sono dei “gel” facilmente deglutibili ricchi di carboidrati di facile assimilazione e rapida disponibilità.
Nonostante non esista una regola fissa su quando e come alimentarsi, il mondo medico sportivo afferma però che mangiare nel momento giusto e nelle quantità giusta è il segreto per una buona prestazione. La tempistica è fondamentale. Se in gara un corridore mangia troppo tardi rischia di fare flop poiché è carente di zuccheri nell'immediato. Ecco perchè la tattica di corsa prevede una cura dettagliata dell'alimentazione. Quel che si mangia nelle ore precedenti l'arrivo è il carburante in grado di fare la differenza sulla linea del traguardo.
ALIMENTAZIONE E RECUPERO
Ma oltre che in corsa la cura dell'alimentazione è altrettanto fondamentale quando arriva la sera. Anche in questo caso quel che si mangia per cena rappresenta la “benzina” per il giorno successivo. Questo perchè i ciclisti hanno delle scorte di grasso davvero minime.
Per fare ciò subito dopo l'arrivo ai corridori viene data una merenda con patate lesse, ottime per reintegrare i carboidrati, della macedonia con yogurt e delle proteine in polvere. La sera invece, per reintegrare le 6 mila calorie perse durante la giornata, il menù prevede un buffet di verdura, della pasta o del riso, un secondo a base di carne rossa o bianca ed infine un dolce come ad esempio una crostata.
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