Il numero di e-bike (o bici elettriche, chiamatele come vi pare) sta costantemente crescendo anche in Italia, tanto per l'utilizzo sportivo quanto per quello quotidiano. Un fenomeno legato a molteplici fattori ecologici ed economici, che ha modificato radicalmente il modo di concepire la mobilità sostenibile nel nostro Paese. I modelli presenti sul mercato sono moltissimi, così come le fasce di prezzo e le tecnologie utilizzate. Però, per chi ha intenzione di pedalare in modo "assistito", la scelta di acquistare una bici elettrica vera e propria non è l'unica soluzione.
Infatti, chi non volesse abbandonare la propria bicicletta, può ricorrere ai kit di trasformazione - conversione. Nel mercato esistono varie tipologie e modelli, per aiutarvi nella scelta abbiamo diviso le categorie con qualche soluzione e suggerimenti sempre validi.
Una premessa: attenzione alla questione batteria
Quando si acquista un kit per convertire una bici muscolare in e-bike è bene porre attenzione alla questione batteria. Capita in alcuni casi che questa sia incorporata nel sistema ma in caso non lo sia bisogna trovare un punto di ancoraggio sulla bici per poter alimentare il motore e pedalare comunque in sicurezza. Su telai di grandi dimensioni come quelli delle off-road il problema è minimo poiché è facile installarla sul tubo obliquo, nel caso delle bici da città la situazione diventa un po’ complicata. In questi casi vengono in aiuto i kit di montaggio per batterie: si tratta di piastre applicabili su portapacchi o parafanghi, predisposte per l’alloggiamento degli accumulatori, in questo modo risulta più facile il montaggio di tutto il sistema.
In fase d’acquisto bisogna prestare attenzione alla presenza della batteria nel kit, a volte non è compresa e in questi casi occorre cercare quella adatta al tipo di motore che si compra.
Ruote posteriori motorizzate
Una soluzione alternativa possono essere le ruote dotate di motore. Si tratta di ruote posteriori che reagiscono a seconda della trazione ricevuta tramite la trasmissione, aggiustando in questo modo l’assistenza fornita. Il vantaggio di questi kit, in confronto ai motori montati sul mozzo, sta nella praticità di montaggio; infatti, basta sostituire la ruota posteriore e il gioco è fatto. Lo svantaggio invece è la risposta agli input che risulta più lenta a causa della presenza della catena tra i pedali e i sensori del motore, costringendo ad avere un’assistenza leggermente ritardata.
Questo tipo di soluzione è adatta per attraversare la città e godersi qualche giro fuoriporta lungo le piste ciclabile. Solitamente si aggirano tra i 700 e i 1200 euro.
Ghigo Hycore T1
Una valide alternativa è la Hycore T1, una ruota a tre razze che nascondono due motori da 125W l’uno e la batteria che garantisce un’autonomia di circa 50 km e si ricarica in meno di 4 ore. Noi l’abbiamo provata e a parte qualche rumore alle basse velocità è una soluzione intelligente. Montarla è davvero semplice e in pochi minuti si ottiene una bici a pedalata assistita. Compatibile solo con ruote da 28” che non abbiano freni a disco, è acquistabile a 990 euro sul sito ghi-go.com. Leggi la nostra prova!
Copenhagen Wheel
Molto simile alla Hycore T1 ma più compatta. È una ruota che mantiene una linea pulita della bici grazie ai raggi che anche se più corti, riportano alle bici muscolari. Ha un’autonomia di circa 50 km un peso davvero contenuto, meno di 6kg. Si può sostituire a ruote da 26” o 28” anche in questo caso senza freno a disco e costa 1200 euro.
Ruote anteriori motorizzate
Il principio è lo stesso delle ruote posteriori: basta sostituire la ruota anteriore e si è pronti a partire. Le differenze principali si trovano nella praticità di montaggio, non bisogna agire sulla catena rendendo il montaggio più semplice e veloce, e nel funzionamento, infatti queste ruote forniscono assistenza a seconda della rotazione e non dalla forza impressa sui pedali, di conseguenza sono meno reattive e precise. I prezzi sono simili alle ruote con motore posteriori con un utilizzo principalmente cittadino.
In questo caso però è difficile trovare dei motori con potenza massima di 250W e senza comando di accelerazione, perciò quasi tutti i modelli devono essere omologati per circolare sulle strade italiane. E nel caso di omologazione verrebbero considerati motocicli a prestazioni ridotte o ciclomotori, a seconda delle caratteristiche per cui non si potrebbero utilizzare come biciclette.
Urban x
Uno dei pochi motori che segue la normativa italiana è l'Urban X. Come forma è molto simile al Copenaghen Wheel con il motore centrale e raggi più corti. Sviluppa una potenza massima di 240W con circa 30km di autonomia. La particolarità sono i tre livelli di assistenza selezionabili, insolito per un kit di questo tipo. Il prezzo è di 299 dollari più spedizione.
Kit motore mid-drive
Questa tipologia di sistema è la più efficiente, per quanto riguarda la trasformazione di una bici muscolare in e-bike. Il motore è montato all’altezza dei pedali e a prima vista ricorda quelli progettati per i telai da bicicletta a pedalata assistita, solamente con un po’ più di ingombro. In questo modo non si perde la linea della bicicletta originale e la connessione con i pedali è diretta. C’è da ricordare che questi kit non sono immediati da montare e smontare, per questo risultano la scelta migliore nel momento in cui si decida di passare definitivamente all’elettrico.
Adatti a qualsiasi utilizzo, dalla città al fuoristrada, hanno prezzi che variano da qualche centinaio di euro fino alle migliaia a seconda delle caratteristiche e in genere sono i metodi meno economici.
Bafang BBS01B
Uno dei leader nella produzione di motori per e-bike, Bafang offre un’ampia gamma di motori per la trasformazione di biciclette muscolari. In questo caso si tratta di un propulsore da 250W con installazione sul mozzo dei pedali. La forma è quella si un classico motore da e-bike e offre una spinta tale da essere montato su MTB per uscite in fuoristrada con una coppia massima di 80Nm.
Disponibile al prezzo di 389,99 euro, batteria a parte.
Bikee Bike
Ideato dalla startup italiana è un sistema per la conversione di biciclette in e-bike pensato ad hoc. L’installazione mid-drive permette la massima comunicabilità tra pedale e motore. In questo modo sono sfruttabili tutti i 250 W di potenza (per il mercato italiano) e la coppia massima di 120Nm, ottima per il fuoristrada. La particolarità è anche il motore che in pratica prende il posto della corona, riducendo così gli ingombri. Sul sito bikeebike.it è disponibile a partire da 1293 euro e il prezzo varia a seconda della batteria scelta.
Motori a contatto
I più semplici in assoluto quando si parla di montaggio e smontaggio, questi kit permettono di ricevere un aiuto diretto sulla ruota. Il funzionamento è appunto a contatto, basta appoggiare la parte rotante del kit alla ruota e tramite attrito si riceve assistenza in fase di pedalata.
La compattezza è un altro punto forte, in quanto solitamente batteria e motore sono racchiusi in un involucro che si trasporta facilmente e per questo vengono considerati portatili.
Sono i più pratici ma allo stesso tempo i meno efficienti; il motivo sta nella trasmissione di cinetica che avviene tramite semplice attrito, la mancanza di una trasmissione studiata aumenta le perdite meccaniche.
Per un utilizzo prevalentemente cittadino, si trovano kit con prezzi tra i 300 e i 600 euro.
Rubbee X
Un metodo semplice e funzionale, il sistema Rubbee X permette di ottenere assistenza durante la pedalata semplicemente appoggiandolo alla ruota. Per montarlo basta collegare la staffa al tubo reggisella e collegare la puleggia alla gomma, in automatico Rubbee X rileva la rotazione della ruota ed eroga potenza fino a 25 km/h. È disponibile in tre versioni che si differenziano per i moduli della batteria, quella ottimale per l’Italia è quella a due batterie con circa 30km di autonomia. Il prezzo varia da 299 a 369 euro a seconda della tipologia.
E-cal 1020
È soprannominato il kers per biciclette. Questo kit sfrutta le discese per accumulare energia da utilizzare in salita. Progettato per venire in aiuto nei paesi in cui salite e discese sono all’ordine del giorno ha la particolarità di non necessitare di batterie e quindi avere un peso molto ridotto. Viene installato sulla ruota anteriore di qualsiasi bicicletta ed emette propulsione tramite attrito con la gomma.