C’è fermento nel settore del bike-sharing in Italia, in particolare nelle medie e grandi città del nord. Tra nuovi operatori e nuove tecnologie che entrano in gioco per soddisfare le esigenze di una mobilità a zero emissioni e condivisa, la condivisione delle biciclette è un fenomeno in rapida crescita e metamorfosi, con evidenti specificità tra città e regioni diverse, come mostrano i dati 2018 dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility.
Se nel 2017 arrivarono sul mercato italiano i servizi di bike-sharing free-floating (senza basi di appoggio e deposito), con un enorme aumento in termini di bici disponibili, a un anno di distanza continua l’evoluzione del settore, con la chiusura di alcuni di questi servizi, in particolare quelli operativi in grandi piazze quali Roma, Milano, Torino.
A fronte di una flotta station-based stabile, il numero di bici si è dunque ridotto del 9%, contando nel 2018 su complessive 35.800 biciclette; continuano intanto a crescere le dotazioni elettriche delle flotte station based con un +6% nel periodo considerato.
Il saldo dei comuni con un servizio di bike-sharing a flusso libero è comunque positivo, 10 alla fine del 2018, una unità in più rispetto all’anno precedente. Questo grazie alla messa su strada di 3.200 nuove biciclette di Mobike in 4 Comuni medi e medio-piccoli in termini di abitanti del centro-nord: Pesaro, Reggio Emilia, Mantova e Bologna. Il caso di Bologna è particolare, rappresentando il primo servizio a flusso libero con spazi di parcheggio dedicati (con l’obiettivo di rendere più efficace il servizio stesso).
Le 10 città con servizio di bike-sharing attivo sono, nell’ordine di importanza per numero di bici disponibili: Milano (10.000), Firenze (4.000), Torino (3.000), Bologna (2.250), Padova (600), Bergamo (500), Reggio Emilia (350), Pesaro e Mantova (300), Ferrara (200).
L’analisi condotta nel 2018 (primo anno di coesistenza tra sistemi a stallo fisso e a flusso libero) nelle tre città con sistemi più consolidati (Milano, Torino, Bergamo) rileva diversi elementi d’interesse. Primo: l’offerta di bici a postazione fissa non cede il passo all’ondata di quelle a flusso libero; secondo: i noleggi totali dei due sistemi crescono pochissimo (+2%), rimanendo sui livelli del 2017, con 9 milioni circa di noleggi (+5’% rispetto al 2016).
La diffusione dei servizi di bike-sharing free floating, come nel caso delle auto in condivisione, rimane confinata esclusivamente ai Comuni delle regioni del nord con l’eccezione di Firenze, prima nel ranking d’offerta di veicoli con più di 10 biciclette ogni 1.000 abitanti, seguita da Milano e Bologna con valori intorno a 6 bici/1.000 abitanti.
Diversa la situazione dei servizi di station-based che sono presenti anche nelle regioni meridionali, ma solo con servizi inferiori alle 100 biciclette. Nessuna città del sud, infatti, ha sistemi di bike-sharing più grandi a eccezione di BiciPa, servizio attivo a Palermo con 400 biciclette. Milano con il servizio di BikeMi è invece la città con la maggiore offerta per abitante, 3,5 bici ogni 1.000 abitanti.