Il cicloturismo nelle città d’Europa è un fenomeno in continua crescita, rispettoso dell’ambiente e capace di offrire un nuovo modo, lento e divertente, di visitare monumenti e scorci architettonici. Ecco otto città europee – tra cui anche una italiana – che si prestano a tour in bici e che investono su servizi e tecnologie per chi ama spostarsi pedalando.
Strasburgo
La capitale dell’Alsazia, nel nordest della Francia, è tra le città più impegnate a incentivare il turismo ciclistico con progetti di sviluppo e servizi di mobilità sostenibile. Già dall’arrivo alla stazione ferroviaria si capisce che qui è preferibile spostarsi sulle due ruote: centinaia di biciclette vengono legate agli archi o alle rastrelliere. Nel centro storico Grande Île, dalla cattedrale alla pittoresca Petite France, si utilizza tranquillamente la bici come mezzo alternativo al tram. Complessivamente in città si snodano 500 chilometri di piste ciclabili, anche lungo i canali e i viali; e gli incentivi a spostarsi con le due ruote arrivano anche dai datori di lavoro con l’abbonamento a “Vélhop”, il bike-sharing municipale, e persino dalle aziende sanitarie che prescrivono l’uso della bici come cura medica. Tanti sono i punti dove noleggiare le bici verdi; nei dintorni della città merita di essere percorso il sentiero dei Forti, una pista ciclabile di 85 chilometri, accessibile a tutti, che porta su entrambi i lati del Reno e quindi fino in Germania, attraverso paesaggi e villaggi bellissimi. Per maggiori informazioni: www.otstrasbourg.fr/it
Vienna
La città più vivibile al mondo, per la decima volta consecutiva secondo la società di consulenza Mercier, è ideale da scoprire in bicicletta: la capitale austriaca, infatti, investe continuamente nel ciclabile e offre 1.300 chilometri di piste per le due ruote, un’efficiente rete di bike-sharing pubblico, corsie preferenziali per i ciclisti e il trasporto della bicicletta in metropolitana. Le piste ciclabili sono state estese anche fuori dalla città, consentendo di raggiungere molte interessanti località pedalando. Con 14 euro al giorno si può prendere una bicicletta, anche elettrica, presso 121 punti di noleggio, prenotandola tramite un’app; terminato l’itinerario ciclistico, la citybike può essere riconsegnata in un terminal prestabilito o parcheggiata in una rastrelliera pubblica. Ci sono anche i negozi specializzati nel noleggio: “Vienna Explorer”, “Pedal Power” che organizza anche classici tour guidati della città, “Bike Vienna” e “Radmechaniker”, specializzato in bici elettriche. La pista ciclabile più frequentata e bella da percorrere parte dal ponte Marienbrücke, presso la Schwedenplatz, e percorre il Franz-Josefs-Kai fino all’Urania, da dove si imbocca la pista ciclabile panoramica del Ring che permette di costeggiare il centro storico lungo i maestosi viali, passando davanti alle più importanti attrazioni di Vienna: dallo Stadtpark all’Opera di Stato, uno dei teatri lirici più famosi del mondo; dalla Hofburg al Kunsthistorisches Museum e al MuseumsQuartier, una delle dieci aree museali più vaste del mondo. E poi ancora si pedala accanto al Parlamento, al Municipio, al Burgtheater e all’università fino al Canale del Danubio. Un’altra ciclabile che merita di essere percorsa è tra i vigneti di Kahlenbergerdorf lungo il Danubio. Per maggiori informazioni: www.wien.info/it
Ferrara
La città degli Estensi, chiamata anche la capitale delle biciclette, regala incantevoli passeggiate tra chiese medievali, castelli e palazzi d’epoca rinascimentale, tutti tutelati dall’Unesco. Prima di entrare nel cuore di Ferrara si visitano le mura pedalando lungo i 9 chilometri di cinta muraria che abbracciano il centro della città e i suoi preziosi monumenti. In città si pedala fino alla Cattedrale in stile romanico e gotico con il campanile rinascimentale in marmo attribuito a Leon Battista Alberti; sulla stessa piazza si affacciano anche il palazzo municipale, residenza degli Estensi, e la torre dell’orologio. Ovunque in città si trovano rastrelliere e servizi per i cicloturisti e tanti sono i punti dove noleggiare le due ruote, il cui costo per una giornata parte da 7 euro: “Ricicletta” con visite guidate, “Pirani e Bagni”, “Todisco Bike” che consente di ritirare la bici in qualsiasi punto della città; “Ferrara Store” e “Al biciclar”. La città, inoltre, organizza numerose visite e passeggiate guidate e manifestazioni rigorosamente su due ruote. Oltre agli itinerari, “Visit Ferrara” (www.visitferrara.eu) mette a disposizione pacchetti di soggiorno per gli amanti della bicicletta. Se il centro storico si presta a essere visitato tranquillamente con le due ruote, è fuori città che Ferrara offre le migliori piste ciclabili e gli itinerari più belli: dal castello estense parte una delle ciclovie più lunghe d’Italia che per 134 chilometri costeggia il Po, tra campagna, piccoli borghi, musei e la sorprendente natura del “grande fiume”. La ciclovia Burana, lunga 19 chilometri, è una pista alberata che da Ferrara raggiunge il paese di Bondeno, culla della civiltà enogastronomica ferrarese e padana; la ciclovia Destra Po, invece, corre lungo l’argine del fiume sul tracciato che per 123 chilometri collega il borgo di Stellata, dove Ariosto diede alle stampe la prima edizione dell’Orlando Furioso, al mare Adriatico. Un terzo percorso ripercorre, invece, per 45 chilometri la via Romea germanica, antico cammino di pellegrinaggio, fino ad Argenta.
Lubiana
Da quando, nel 2016, la città slovena è stata nominata “Capitale verde d’Europa” non ha mai smesso di investire in progetti ecosostenibili. Primi tra tutti il cicloturismo: Lubiana dispone, infatti, di 230 chilometri di piste ciclabili e nel centro storico il traffico automobilistico è fortemente limitato. Nel cuore della città i ciclisti possono percorrere il 70 percento delle strade anche nella direzione opposta rispetto a quella degli autoveicoli. Il popolare sistema di noleggio “BicikeLJ” ha contribuito alla crescita del ciclismo in città con le sue 32 stazioni: è un servizio conveniente per spostamenti brevi, poiché i primi 60 minuti sono gratuiti. Un altro popolare punto di noleggio è presso il centro di informazioni turistiche in Krekov trg, che offre biciclette da aprile fino alla fine di ottobre a 2 euro per un massimo di 2 ore e 8 euro per l’intera giornata. Con la Ljubljana Tourist Card, inoltre, quattro ore di noleggio sono gratuite. Dal centro turistico parte un itinerario di 12 chilometri che costeggia i principali monumenti della città: dal mercato centrale alla cattedrale di san Nicola, dalla fontana barocca del Robba al giardino botanico. Poi si pedala lungo il fiume passando dalla casa di Pleĉnik, il celebre e grande architetto che rivoluzionò l’arredo urbano di Lubiana, e dalla chiesa di san Giovanni Battista fino al parco archeologico. Ed è proprio dedicata a Pleĉnik l’ultimissima pista ciclabile della capitale slovena: la Plecnikova Pot corre tra i capolavori dell’architetto, dal quartiere di Trnovo, dove ci sono la sua casa museo e uno dei suoi ponti, il cimitero di Žale e il parco Tivoli, il più grande di Lubiana con la pittoresca passeggiata Jakopič. La nuova pista ciclabile si aggiunge ad altri tre percorsi popolari: l’Obvodna pot che parte dal castello Fužine, che oggi ospita il museo di architettura e design, e corre lungo gli argini del fiume, passando dai quartieri Štepanjsko Naselje e Kodeljevo, il centro storico fino a Špica. Il Gozdna pot è la ciclabile del bosco, che collega il parco Tivoli con il parco Mostec; infine Pot Spominov In Tovarištva, il sentiero delle rimembranze e della solidarietà, è un percorso di 35 chilometri di strada sterrata, che ripercorre il tracciato del filo spinato che circondava Lubiana durante la Seconda guerra mondiale. Per maggiori informazioni: www.visitljubljana.com
Amsterdam
Regno incontrastato dei ciclisti, nella città olandese dei canali ci sono più biciclette che abitanti: le due ruote fanno parte del paesaggio, totalmente pianeggiante, e circolano lungo le strade e sui ponti in qualsiasi periodo dell’anno. Qui le bici hanno la meglio sulle automobili e sui pedoni: viaggiano lungo 400 chilometri di piste ciclabili, dove la velocità è limitata a 30 chilometri all’ora e a ogni semaforo c’è uno specchio che consente agli automobilisti di vedere i ciclisti nel loro punto cieco. La città olandese invita a essere visitata su due ruote che garantiscono tour guidati senza code e senza problemi di parcheggi: si parte dal Jordaan, il quartiere borghese e bohémien, e da lì ci si sposta verso il Dam, centro nevralgico, fino al Museumplein, il quartiere dei musei, per ammirare i capolavori di Rembrandt, Vermeer e Van Gogh, e pedalare nel Vondelpark per le fioriture dei tulipani. Fuori città i ciclisti possono scegliere tra tante escursioni: primo tra tutti il percorso dei mulini di Zaanse Schans, 15 chilometri a nord di Amsterdam, lungo piste ciclabili che costeggiano i canali e il fiume Zaan tra parchi e un museo all’aperto gratuito, che fino a ottobre apre i suoi tradizionali mulini. Il costo di una bicicletta per un’intera giornata varia dagli 11 ai 15 euro e i principali negozi di noleggio sono: “Yellow Bike Amsterdam”, a tre minuti a piedi dalla stazione ferroviaria; “MacBike Waterlooplein” con 6 punti di noleggio sparsi per la città e con tour guidati; “Discount Bike Rental” con tariffe agevolate e scontate a partire da 7 euro e 50. E, ancora, “Black Bikes Amsterdam” con 13 filiali sparsi per il centro, “Mike’s Bike Tours Centraal Station” con tour guidati; e tantissimi alberghi e ostelli con il punto di noleggio a disposizione dei clienti.
Per maggiori informazioni: www.iamsterdam.com/it
Berlino
I viali sono ampi, lunghi e sicuri, il terreno è pianeggiante e nelle vecchie strade acciottolate la pista ciclabile è sempre asfaltata: muoversi a Berlino sui 160 chilometri di piste riservate alle due ruote è comodo e piacevole. Davanti ai musei, alle stazioni, alle università, agli alberghi e nei locali più frequentati dai turisti ci sono rastrelliere o punti che noleggiano bici di ogni tipo, dagli 8 ai 12 euro al giorno. In città è efficiente il servizio di bike-sharing, che consente di prendere una bici in prestito per brevi tratti e di riconsegnarla in una delle stazioni di deposito. Le piste ciclabili sono segnalate con cartelli stradali e con la pittura bianca sull’asfalto, mentre tutti i semafori sono dotati di un segnale luminoso riservato ai ciclisti e posizionato alla loro altezza. Tanti sono i punti dove noleggiare bici anche elettriche, soprattutto a Mitte, Kreuzberg, Friedrichshain o vicino alla stazione dello zoo, e altrettanto numerosi sono i tour operator che organizzano visite guidate in città e nei dintorni – da “Berlin on Bike” a “Fat Tire Tours Berlin”- ed è possibile anche consultare il sito BBBike (www.bbbike.de) per seguire i percorsi turistici consigliati. Tutti pedalano in città, compresi i taxi e i venditori di panini e birre che girano nel traffico e si fermano nei punti strategici. Particolarmente consigliato e frequentato è il tour ciclistico lungo la via del Muro: partendo dalla East Side Gallery attraverso Potsdamer Platz fino alla Bernauer strasse si susseguono monumenti commemorativi, resti del Muro, ex torri di guardia e pannelli informativi con illustrazioni, fotografie e articoli che forniscono ricostruzioni storiche. Per maggiori informazioni: www.visitberlin.de/it
Copenaghen
La scommessa per il cicloturismo della capitale danese, una delle città più ecologiche al mondo, è evidente a ogni incrocio e su ogni strada: le aree esclusive per le biciclette sono dipinte di blu elettrico e le piste ciclabili, arancioni o verdi, corrono ovunque. Le due ruote possono salire su ogni mezzo pubblico, anche sui taxi per appena 50 centesimi in più sulla tariffa; la sincronizzazione dei semafori, inoltre, avviene in base alla velocità dei ciclisti che si muovono tranquillamente anche nei punti più turistici e su luoghi esclusivi, come il nuovo ponte Cykelslangen o Inner Harbour, che collegano i quartieri di Nyhavn e Christianshavn. Qui si pedala dalla Sirenetta ai giardini di Tivoli, passando per la chiesa del Salvatore con la sua famosa scala a chiocciola. Come per Amsterdam anche a Copenaghen il traffico delle biciclette è superiore a quello delle auto: la capitale danese è attraversata da più di 350 chilometri di piste ciclabili e le rastrelliere sono presenti in molti luoghi strategici della città. A differenza di altre metropoli, tuttavia, qui non è possibile muoversi con le due ruote sui marciapiedi. Molti tour operator organizzano visite guidate in città e nei suoi parchi con le bici: “Bike Mike Tours”, Cycling Copenaghen” e “Bike the City” sono i più frequentati dai turisti. Per maggiori informazioni: www.visitdenmark.it/it/copenaghen
Valencia
Il clima sempre mite e le strade pianeggianti invogliano a scoprire la città spagnola in bicicletta: le due ruote sono divertenti e comode per evitare problemi con il traffico e il parcheggio. Valencia offre oltre 120 chilometri di piste riservate e servizi pensati per chi si muove solo con la bici, anche elettrica, soprattutto per chi si sposta con i bambini. Tanti sono i luoghi da scoprire pedalando: i giardini del Turia, il polmone verde della città con i suoi 9 chilometri di pista; il Palau de la Musica e la Città delle Arti e delle Scienze, simbolo della città. Ci sono anche il lungomare e il porto, luoghi ideali dove pedalare in totale sicurezza e fermarsi a mangiare un buon piatto di paella di pesce davanti al mare. Il servizio “Valenbisi” mette a disposizione 300 stazioni dove prendere a noleggio una bicicletta e restituirla ovunque in città; per scoprire le rastrelliere e i punti di noleggio, distribuiti un po’ ovunque, è bene consultare il portale WelcomeBike, che organizza anche itinerari su misura e adattati a ogni ciclista. Con la bicicletta si possono fare belle escursioni fuori città: al parco naturale dell’Albufera, un ecosistema mediterraneo a soli 10 chilometri dal centro, che offre spiagge di dune, boschi, risaie e un enorme lago; e La Huerta, l’orto di Valencia, con le sue risaie, gli aranceti, i vigneti e i tipici casolari. Per informazioni: www.visitvalencia.com
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