Il mercato della bicicletta è in continua evoluzione tecnica, probabilmente è uno dei settori in cui aziende e startup stanno investendo di più, anche alla luce di una nuova sensibilità sulle tematiche legate all'ambiente, alla salute e alla mobilità urbana.
Qualche esempio? Partiamo da Uber. Il colosso del noleggio auto, oltre a sperimentare l’automobile senza guidatore sta puntando anche alla guida autonoma per la bicicletta. Avete capito bene, una bici che potrà muoversi da sola da un punto all’altro della città.
La bicicletta in grado di tornare da sola al punto di ricarica della batteria o che si presenti in totale autonomia al posto di prenotazione del cliente rappresenta una svolta economica cruciale per un servizio che fatica a trovare modelli sostenibili come il bike sharing. A questo sta lavorando la divisione di “micromobilità robotica” di Uber. Ma anche in Italia ci sono startup che stanno innovando il modo di intendere la bicicletta aggiungendo tasselli tecnologici che puntano nella direzione della bicicletta autonoma. Di certo indispensabile è il sistema di connessione e sensoristica per muoversi in totale autonomia, mutuando quello che si sta serimentando sulle quattro ruote.
Dal mondo automotive è nata l’idea di portare il freno Abs per biciclette. La società italiana BluBrake ha sviluppato un dispositivo per prevenire il blocco della ruota o addirittura il ribaltamento. Si tratta di un sistema attivo di controllo della frenata, in grado di monitorare attivamente la pressione nell’impianto frenante, in caso di frenata di panico: il sistema è composto da un attuatore elettroidraulico, una sensoristica avanzata e una centralina elettronica dotata di algoritmi che prevengono il blocco della ruota. In ogni caso è un sistema aperto e compatibile con tutte le batterie e i freni. Nata nel 2015 BluBrake ha raccolto 5 milioni di euro in due round di finanziamenti e si accinge ad aprire entro fine anno una nuova tornata finalizzata al ramp-up produttivo.
Più giovane, creata nel 2017, anche HiRide mutua la sua intuizione dal mondo automotive. La bici da strada è l’unico veicolo non dotato di sospensione, che ne può migliorare la dinamica controllando e adattando la vibrazione e l’energia che il ciclista scarica a terra: i sensori valutano terreno, vibrazioni e movimento del telaio, con informazioni che vengono rielaborate sulla base di algoritmi di intelligenza artificiale. La sospensione elettronica intelligente consente quindi di massimizzare la propulsione di energia e minimizzarne la dispersione. Il sistema di HiRide è destinato a professionisti e bici di alta fascia. Pinarello ha messo alla prova la sospensione elettronica sul pavè della Parigi-Roubaix della scorsa primavera con una parte del Team Sky.
Abbiamo poi Shiftic, che vuole rendere automatico il cambio classico. Il dispositivo si configura come un attuatore elettromeccanico con il valore aggiunto di un algoritmo che regola il cambio sulla base della valutazione della velocità, della pendenza, della regolarità del terreno, dello sforzo compiuto e della cadenza della pedalata. I dati vengono interpretati sulla base di diversi profili di utente trasformandosi nel rapporto migliore possibile.
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