Stanchi di essere assillati dalla paura del vi rubino la bici? Probabilmente la risposta per molti è sì, visto che i ladri di biciclette sono sempre pienamente operativi. E la notizia riguardante un mega registro nazionale delle biciclette, con l'ambizione che diventi europeo nell'arco di breve, potrebbe non essere poi malaccio. L'idea di un database digitale la lancia Bikebee, piattaforma che parte da semplice idea: quella che non si possa lasciare la materia alla gestione dei singoli comuni, ma che si debba creare omogeneità di strumenti perché l'iniziativa sia nazionale e condivisa.
Un gestore, dunque, che opera attraverso i rivenditori e le officine locali, in collaborazione con le amministrazioni comunali. "Bikebee vuole rispondere a una necessità emersa soprattutto negli ultimi anni, quando il concetto di viabilità sostenibile e il tema dello smog sono diventati centrali. Ovviamente, ci sono i furti che rappresentano un problema per l'utilizzo della bicicletta" spiega l'ideatore della piattaforma.
Non male, visto che in Italia ci sono 26 milioni di biciclette, secondo una recente indagine della comunità europea.
"L'iniziativa - racconta Montesi - nasce tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016, quando ancora ero in Brasile. Lì ho potuto constatare che tante erano le iniziative e le proposte, anche a livello parlamentare, per tutelare le biciclette e promuoverne l'uso anche nell'ottica della riduzione del traffico e dello smog e dunque spingendo sulla eco-sostenibilita' del mezzo. Anche in Italia, da parte dei Comuni, ho potuto constatare quanto fosse alto l'interesse nel chiudere i centri storici e consentire il traffico alle biciclette limitando il traffico delle macchine".
Da una approfondita analisi del mercato internazionale dei dispositivi in commercio per proteggere le biciclette dai furti, Montesi si rende conto che "sul mercato ci sono pezzi fine a se stessi che, presi singolarmente, non servono a nulla, oppure esistono device di tracking che costano tantissimo e che hanno una serie di pecche insite nella loro stessa progettazione, prima fra tutte la durata della batteria che non va oltre i 45 giorni in stato normale. In stato di furto poco più di mezza giornata. Questo perché - spiega - usano un GSM che consuma moltissimo la batteria e non sono dotati di intelligenza"
Non solo: "una app fornita oggi dai prodotti sul mercato, ma è fine a se stessa, nel senso che serve soltanto per ritrovare una bicicletta, grazie a un GPS su una mappa. Insomma mi sono reso conto che, di fatto, non c'era una soluzione organica che andasse a risolvere alla radice il problema o quantomeno ci provasse. Di conseguenza, ho iniziato a ragionare su più componenti, che tutte insieme offrono un sistema di protezione della bicicletta".
Ovviamente, chiarisce l'ideatore di Bikebee, la prima componente è quella di avere "un registro ben fatto, facilissimo da utilizzare, realizzato con le tecnologie più moderne, che funzioni sia da mobile, sia da applicazione, sia da sito". Sul registro "si possono caricare tutte le funzioni: dalla fotografia - almeno una è obbligatoria - alla copia della fattura; si possono aggiungere, in un campo descrittivo, anche segni particolari, il numero di telaio". La piattaforma commercializza anche prodotti per la protezione del mezzo dai possibili furti: questi si possono associare alla bicicletta, prima o dopo la registrazione sul sito, con pochi e molto semplici passaggi, scattando una foto o associando all'App un device"
I prodotti verranno venduti direttamente online, oppure tramite rivenditori. Saranno 'da banco' perché si possono installare facilmente. Appartengono essenzialmente a tre categorie diverse: il primo, quello alla portata di tutti, è un adesivo speciale destinato al telaio, anti agenti atmosferici e anche anti agenti chimici. Per quanto amovibile, con parecchio sforzo tutto si può ottenere. E' anche prevista un'impronta UV sul telaio. Se si toglie l'adesivo, le informazioni che esso conteneva restano impresse comunque, in forma invisibile all'occhio e ma recuperabili con una semplice luce Uv.
Bikebee poi prevede un marchiatore che va a incidere un codice univoco in maniera invisibile e visibile sul telaio. La maniera visibile è una sostanza che corrode la vernice del telaio. Teoricamente la prima non si vede ed è difficile da trovare. La seconda di fatto marchia permanentemente la bicicletta senza rovinarne l'estetica, nel senso che anche quando viene tolta la vernice sotto resta il codice. E' una sorta di targa forever. Ci sono poi un altro elemento chimico più sofisticato e molto più sicuro che permette di marchiare e un quarto prodotto più tecnologico, completamente diverso da tutto quello che c'è oggi sul mercato, che verrà svelato fra qualche mese.
Sul sito di possibile registrarsi gratuitamente, inserire le foto delle biciclette e tutto quello che serve, e a breve sarà possibile anche preordinare quantomeno punto i prodotti chimici che saranno disponibili entro due mesi.
Per maggiori informazioni: Bikebee