Sono arrivati alla meta: il campo base sull’Everest. Il gruppo brianzolo di #sisipuòfare, composto dal caratese Giacomo Galliani, dal besanese Daniele Sala che è imprenditore ad Albiate, Davide Santini e Paolo Franceschini ha compiuto la “scalata del monte più alto del mondo in bicicletta, fino a raggiungere il campo base in Nepal, in mountain bike”. «Probabilmente tra i pochissimi a tentare l’impresa sulle 2 ruote se non gli unici visto che «tutti quelli che abbiamo incontrato hanno confermato questa cosa».
«Siamo morti, sporchi, infreddoliti. L’impatto è stato devastante ma ce l’abbiamo fatta - è il commento a caldo del caratese Galliani -. È stata veramente dura, i percorsi che abbiamo seguito sono impraticabili in bicicletta, soprattutto quelli dell’ultima parte. Gli ultimi giorni siamo sempre andati a piedi portando la bici sulle spalle. In più dai 3.500 metri di altezza la mancanza di ossigeno si fa sentire. Però la soddisfazione per il traguardo raggiunto è immensa. La più grande fatica che abbia mai fatto».
«Abbiamo coperto un dislivello di circa 3.500 metri» arrivando alla meta, ossia il campo base a 5.364 metri, nella data prevista del 25 aprile» hanno spiegato i protagonisti di #sisipuòfare. Tra gli altri elementi peculiari dell’impresa c’è la promozione dei valori della donazione incarnati da Admo, poiché Daniele e Davide sono rispettivamente un donatore e un beneficiario di donazione, e la documentazione dell’intrepida avventura da parte di un paio di cameraman, per conto di una produzione televisiva.
Prima di mettersi in sella, il team di #sisipuòfare (che è partito martedì della scorsa settimana dall’Italia) è rimasto a Katmandu per 3 giorni di “acclimatamento” all’altitudine; una giornata è trascorsa presso una scuola per bimbi orfani.