Una due giorni all'insegna delle bici d'epoca e degli accessori vintage che hanno a che fare con il ciclismo eroico...A Porto Recanati nei giorni 1 e 2 giugno, presso l’anfiteatro palestra Diaz l’Associazione Kronos Turismo Collettivo, esporrà alcune delle tante biciclette di collezionisti entrate nella storia delle due ruote, della stessa marca e modello di quelle dei grandi campioni, biciclette e nomi entrati nella leggenda. Biciclette dall’inizio del secolo fino ad oggi utilizzate per le gare ma anche con uno sguardo ai cicloamatori.
La curiosità per gli oggetti antichi, vissuta fin da bambino e tramandata dai propri genitori, unita alla passione per lo sport è sfociata in questa collezione di cimeli legati al mondo del ciclismo di un tempo. Erano gli anni del ciclismo “eroico”, espressione di fatica, ricco di imprese gloriose e dei duelli testa a testa tra Coppi e Bartali o, in tempi più recenti, tra Saronni e Moser.
Sono stati raccolti i materiali più vari, alcuni comuni, altri anche molto rari e particolari, che come un puzzle della memoria restituiscono ai giorni nostri le fatiche e le gioie dei grandi campioni. I giornali e le riviste dell’epoca, con interessanti monografie a articoli sulle gare disputate, sui campioni del ciclismo eroico, insieme a manifesti, poster, locandine, documentano e riportano alla memoria di chi c’era la storia di questo sport. Le biglie con le immagini dei campioni del ciclismo, con le quali gareggiare con i propri amici sulla sabbia, fanno tornare bambini e raccontano una vecchia storia di villeggiature al mare con la mente rivolta alla prossima edizione del Giro d’Italia.
E’ da dire che la collezione continua ad ampliarsi di giorno in giorno, tra un baule e l’altro, con la costante ricerca del pezzo più originale e della bici più rara: curiosità e passione rimangono e alimentano il desiderio di trasmettersi a tanti altri appassionati di questo sport.
Dunque un’esposizione che consente di immergersi nel fascino delle bici d’epoca con una collezione di biciclette che rappresenta un modo per far rivivere momenti del passato ciclistico fatto di tanto sudore e sacrifici.